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Il progetto architettonico dei nuovi uffici di Open Project

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Il nuovo quartier generale dello studio è uno spazio dalle caratteristiche uniche, poggiato sulle mura di cinta della città, tra Porta Lame e Porta San Felice e a pochi passi dal MAMbo, il Museo di Arte moderna di Bologna; è ancora oggi visibile la struttura geometrica delle mura nelle tre arcate del piano terra, così come nell’area scoperta esterna all’edificio, oggi utilizzata come parco pubblico.
Si tratta di un complesso architettonico eretto nel XVI secolo che un tempo era la Chiesa di S.S. Trinità con annesso oratorio e ospedale, una delle dodici chiese edificate sulla terza cerchia muraria della città, situato fra il centro storico e quella che prima era la campagna, che oggi è l’espansione ovest dell’area metropolitana di Bologna.
Uno spazio di 1200 metri quadrati per tre piani, sui quali lo studio è intervenuto sia dal punto di vista strutturale e di ammodernamento, sia di restauro dei tanti elementi di pregio architettonici e decorativi, per un’attività di riqualificazione durata 12 mesi.
Nel corso del tempo il locale ha vissuto molte vite, passando dall’essere una chiesa a un locale da ballo e, successivamente, una falegnameria.
L’intervento di Open Project è stato focalizzato sulla realizzazione di un equilibrio attento tra rinnovamento e rispetto dell’antico, per creare un ambiente contemporaneo nella funzionalità e nella cifra stilistica, puntando allo stesso tempo a valorizzare la sua importante stratificazione storica.
Un equilibrio complesso a realizzarsi, dal momento che ha previsto la conciliazione delle esigenze spaziali e tecniche di un ufficio contemporaneo con le caratteristiche di un edificio antico, e che ha portato all’ammodernamento dell’impiantistica e del progetto dell’acustica, con allestimenti interni funzionali, come il grande acoustic box per riunioni e gli arredi.
In particolar modo al piano terra il box, realizzato su disegno dello studio, consente di avere uno spazio raccolto senza interrompere la visibilità del volume originario mentre nella sala principale al primo piano, dove il soffitto supera i dieci metri di altezza, la parete è stata mantenuta grezza per enfatizzare la stratificazione del luogo nel corso dei secoli.
Tutte le postazioni sono in open space per favorire il confronto continuo e la condivisione, caratteristiche che da sempre sono cruciali nell’attività progettuale di Open Project. Un approccio progettuale che ritroviamo nelle diverse aree dello studio, con spazi che consentono di lavorare in team, fare riunioni allargate e un’area break che favorisce la socialità.
Durante i lavori di ristrutturazione è stato rinvenuto un doppio ordine di affreschi, visibili nella sala principale al primo piano e una targa in pietra che rievoca la storia dell’edificio esposta all’interno nell’ingresso.