PwC Workspace
La società di consulenza PWC trova a Bologna una nuova sede d’eccellenza in via Farini 12, in pieno centro storico. L’edificio porta la firma di Attilio Muggia, una delle più importanti figure di riferimento dell’eclettismo bolognese e grande innovatore dei suoi tempi.
L’intervento di rifunzionalizzazione si rivela così da subito ambizioso: un edificio storico, palinsesto di stratificazioni e usi, che deve assolvere alle necessità del lavorare contemporaneo. Gli elementi architettonici del Muggia vengono richiamati, riproponendo partizioni e chiusure che reinterpretano i disegni dell’ex Banco di Napoli.
Allo stesso tempo, il progetto interior coniuga due aspetti complementari: da una parte le esigenze di un workspace contemporaneo, attento a temi quali sostenibilità, flessibilità e benessere degli occupanti; dall’altra il design minimale che reinterpreta gli anni Trenta e che ben si inserisce nella ricchezza linguistica dell’immobile vincolato. L’edificio ospiterà diverse tipologie di spazi: uffici, aree informali, aree break, sale riunioni e spazi conferenze.
Il cuore dell’intero progetto è il piano terra dove la corte coperta si trasforma in piazza, in un luogo di rappresentanza dove invitare i clienti e svolgere eventi sociali-culturali che includeranno nuovamente l’edificio nel tessuto urbano della città. Anche gli elementi più tecnici diventano parte del dialogo con l’esistente: i pannelli acustici, inseriti per garantire comfort, si trasformano in quadri sospesi, pendenti dalle campate della corte. L’artista Jacopo Ceccarelli firma un’opera d’arte site specific che viene stampata sulla superficie di questi pannelli.
Uno degli aspetti più interessanti del progetto è sicuramente la certificazione WELL V2, che misura il benessere degli ambienti interni secondo una serie di diversi parametri (aria, acustica, illuminazione, pregio architettonico e dell’intervento, biophilic design, ecc.). Il lavoro sinergico con PwC è il requisito fondamentale per il raggiungimento di tale obiettivo, in quanto non coinvolge solo i progettisti ma anche il committente, in particolare per gli aspetti legati alla gestione dello spazio e alle policy aziendali.
Rendere sostenibile l’intervento in un immobile di tale pregio architettonico, valorizzandone i caratteri e allo stesso tempo garantendone la funzionalità come un ufficio contemporaneo, dimostra che intervenire su un edificio storico è un’opportunità e non un ostacolo: con la progettazione si possono raggiungere performance adatte ai nuovi spazi di lavoro con il valore aggiunto delle tracce storiche intrinseche.