Nelle prime ore della mattina del 22 Giugno 2019 un improvviso e violento temporale scaricava con violenza inaudita chicchi di grandine, delle dimensioni di una palla da tennis, ad una velocità di 150 km/ora, sulla struttura di copertura della piazza a lato della Torre Unipol, in via Larga 6 di Bologna.
La struttura reticolare in carpenteria metallica, appoggiata solo su tre punti, che per quasi 4000 metri quadri copriva la piazza, sopportava senza problemi le sollecitazioni dell’uragano, ma il manto di copertura costituito da “cuscini gonfiati con aria compressa” in materiale traslucido ETFE, a forma di rombi con lato di circa otto metri, colpiti dalla violenza dei proiettili di ghiaccio venivano lacerati superiormente e si riempivano di acqua.
I cuscini, svuotati dell’acqua, furono demoliti e da quella data sulla piazza è rimasta la struttura metallica senza manto di copertura.
La violenza dell’accaduto e il fondato timore che potesse ripetersi, hanno richiesto tempi lunghi per analisi, prove di laboratorio per i nuovi materiali da adottare e ricerca di una soluzione adeguata dal punto di vista formale e prestazionale.
Il materiale scelto è un poliestere rinforzato rivestito di PVC, che sottoposto a sollecitazioni equivalenti con proiettili alla velocità sino a 200 km/ora, superava tranquillamente le prove di laboratorio.
Il telo veniva sagomato per ognuno dei 247 campi romboidali e teso con un archetto strutturale sulla diagonale, creando all’estradosso un disegno ricco di cuspidi, con una parte illuminata dal sole ed una in ombra, e, all’interno, un piacevole gioco di luci.
Finalmente, nel 2022 veniva iniziata e completata la nuova copertura.
Foto di Vincenzo Ruocco